Viola Di Grado è una vera giovane promessa: a soli ventitré anni è la più giovane finalista allo Strega e vincitrice del Campiello Opera prima. La motivazione, per Settanta acrilico trenta lana, è che è visionario, usa l’invenzione linguistica in modo originale tanto quanto lo è la storia stessa. Sembra un romanzo maturo, di uno scrittore navigato. I suoi testi vengono tradotti e portati in parecchi paesi, a volte – come per Fame blu – anche prima della pubblicazione in Italia. Viola Di Grado collabora con Linus, Tuttolibri, Vanity Fair e Domani. Si occupa principalmente di letteratura orientale, tema geografico e culturale di gran rilevanza per lei.