Un aspetto fondamentale nella scrittura di Paolo Zardi è la sua origine veneta, ed è esattamente il motivo per cui ho deciso di leggerlo – una parte di me è ancora sotto i portici di Padova tra la nebbia e gli spritz. Si sente il veneto profondo, fatto non solo di buon vino e di umidità ma di un modo di vedere la vita molto concreto. Penso che tutto questo influisca sula scelta dell’autore di scrivere racconti talmente verosimili da poter dire “è successo anche a me!” o “potrebbe succedere anche a me”. Volendo fare un paragone cinematografico, possiamo pensare ai film di Carlo Mazzacurati, anche lui veneto e legato in modo indissolubile alla realtà della propria terra.

La scrittura di Paolo Zardi è semplice ma sempre efficace, non c’è una frase stonata, un dialogo che non porti con sé un significato profondo. Detto tra noi, avrei voluto riempire un foglio solo di citazioni dai suoi libri come fanno le adolescenti sui diari di scuola.