Lisbona è una città strana, perché quando ci vai la prima volta hai la sensazione di esserci già stato, e ogni cosa ha una patina di ricordo felice. Non allegro, proprio felice. Da sorriso eterno e disinteressato. Oddio, non so se è stata solo una mia sensazione, ma l’ho vissuta così, come si guarda un film di Don Camillo. Solo dopo ho capito che ci sono così tanti libri ambientati a Lisbona che ho capito di aver rubato quelle immagini dai ricordi trasmessi dai vari volumi. A guardarla bene, è una città sospesa nel tempo eppure così moderna, tra le più enigmatiche, ma il vento fresco farà risolvere tutto in un sorriso, quello di cui prima.