Dice Leonardo Palmisano di “La città spezzata”: “Ho girato per Bari e ho pescato nella mia memoria. Ho toccato la città come un oggetto spigoloso e mi è sembrata unfinished – incompiuta – o, meglio, unpunished – impunita – : scabra, appuntita, arrogante. Come se qualcuno avesse deciso di non completarla e di dividerla nettamente in due: la parte positiva e quella negativa. Solo Bari vecchia m’è parsa compatta, solida, stabile. Ho cercato un termine italiano che potesse rendere questa mia impressione. Spezzata.”

La città spezzata aggiorna le visioni sulle contraddittorietà di Bari con contatti diretti, permettendo di toccare con mano realtà complesse facendole sembrare facili e immediate grazie a una prosa chiara e limpida, esattamente come l’autore.