Il viaggio della fenice – Intervista a Sabrina Prioli
Il mese scorso vi abbiamo presentato Il viaggio della fenice…
Il viaggio della fenice nasce per parlare di una ferita di Sabrina Prioli, una ferita invisibile, tra le più brutte da curare. Forse ricorderete il fatto di cronaca di allora. L’11 luglio del 2016 a Juba capitale del Sudan del Sud il compound in cui alloggiavano alcuni operatori è stato assaltato da dei militari. Cinque cooperanti sono state stuprate, un ferito, ed un giornalista sud sudanese è stato ucciso.
Si, Sabrina Prioli era tra quelle donne, era infatti in quel compound in quella lunghissima notte di luglio. L’autrice de Il viaggio della fenice non ci nasconde niente all’interno della narrazione né la mancanza di tatto della stampa italiana che non si è preoccupata di tutelare il suo anonimato né i “preziosi” commenti di chi sa così bene nascondersi dietro una pagina web. Invece una donna non dovrebbe provare alcuna vergogna per il coraggio dimostrato, una vittima non dovrebbe temere di finire alla mercé del web. Una violenza si subisce, non la si cerca, in alcun caso.
Il mese scorso vi abbiamo presentato Il viaggio della fenice…
Il viaggio della fenice di Sabrina Prioli è un libro…