Valentino Bompiani ha creato nel 1929 una delle case editrici più importanti, forti e coraggiose della storia italiana. Ha dato importanza anche al teatro, cosa sempre più rara. Per vent’anni ha diretto Sipario, per dirne una, ed era anche un bravissimo drammaturgo. Gli autori scoperti dall’editore sono molto diversi tra loro, tutti però fondamentali per comprendere il mondo da punti di vista differenti. Elio Vittorini vi dice niente? Umberto Eco? Allora il problema siete voi. Si trova costretta a pubblicare “La mia battaglia” – era complicato mettersi contro il governo – ma almeno taglia molti pezzi perché c’è bisogno di un lavoro editoriale. In Germania è mancato questo coraggio. Poi sì, Bompiani scopre Moravia, ma tutti hanno un neo.