Bedelia, Venerdì 12 – Leo Ortolani : recensione
Il passaggio dalle scuole medie alle superiori è sempre ricco…
Bedelia è una stronza, è per questo che siamo tutti innamorati e pendiamo dalle sue labbra. Enormi. E non devo continuare le battute. Anche perché, nel romanzo grafico omonimo, Ortolani ne mette così tante che non si può eguagliare. Lei è un personaggio del fumetto Venerdì 12, una storia che insegna che è possibile far ridere anche mentre si soffre per amore.
Aldo è innamorato di Bedelia, che però è una donna senza cuore che usa gli uomini come carta igienica. Se avete in mente la tipica stronza, lei lo è un po’di più. I due si mettono insieme, e il protagonista decide di andare a comprare un regalo per suggellare il momento. Finisce in un negozio simile al Safarà presente in Dylan Dog: uno spettrale venditore con oggetti paranormali da piazzare.
La scelta ricade su un carillon, gratis, che ha una controindicazione: se regalato a una persona che non ti ama, ti trasforma in un mostro. Aldo diventa, in un venerdì 12, un’immonda creatura. Compare poi, dal nulla, un fedele servitore. Giuda, questo il suo nome, oltre ad essere esilarante, troverà il suo compimento nel finale della serie (come tutti i personaggi).
Il passaggio dalle scuole medie alle superiori è sempre ricco…