Stiamo calmi. Come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare l’ansia – Saverio Raimondo

Saverio Raimondo è uno stand-up comedian, conduttore televisivo, persona molto simpatica con cui fare viaggi in macchina e autore del saggio umoristico Stiamo calmi. Come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare l’ansia.

Ho avuto modo di conoscere questo autore di persona due anni fa, prima di un evento organizzato dal Fla, festival di libri e altre cose. Il direttore artistico aveva chiesto a me e Nello di andare a prendere alla stazione l’ospite, accompagnarlo nel luogo dell’evento e di tenergli compagnia nel frattempo. Naturalmente io servivo un po’ da freno per calmare il momento fangirl del mio pilota che aveva visto e rivisto ogni singolo spettacolo e sentito ogni possibile podcast ecc. registrato da Saverio Raimondo.

Io sì, lo conoscevo, ma non così bene, quindi non si era generata in me la tipica ansia da “oddio ho letto e visto tutto quello che hai fatto e non so cosa dire prima” ma riuscivo a tenere toni abbastanza pacati e spiritosi. Stranamente non mi era salita l’ansia del “perché non ho l’ansia?”. Probabilmente tra ansiosi ce la intendiamo bene e riusciamo ad annullare la nostra carica negativa come la semplice operazione  – x – = +.

È stato una serata molto divertente arricchita da personaggi pittoreschi di cui abbiamo riso nuovamente quando il comico romano è tornato in autunno a Pescara a presentare Memorie di un elettore riluttante, di cui parleremo sicuramente nei prossimi mesi.

Stiamo calmi è un divertentissimo elogio dell’ansia come motore dell’evoluzione umana fin dalle origini e parte integrante della società contemporanea che ci bombarda con titoli poco rassicuranti – stile popup molesti – Terza guerra Mondiale, surriscaldamento globale, diminuzione delle nascite e molto altro. Non voglio angustiarvi a nemmeno 300 parole di articolo, chiudiamo qui l’elenco.

Ciò che viene premesso subito dall’autore è che questo testo non ha avuto su di lui alcuno scopo terapeutico, anzi.

«Noi ansiosi stiamo bene, anche se ci sentiamo male: perché la società in cui viviamo è obiettivamente meno pericolosa della savana.  L’ansia è la paura di avere paura. L’ansia fa parte del nostro evolutivo, del nostro benessere.»

È impossibile non riconoscersi nelle parole di Saverio Raimondo. È la forza maggiore di questo testo geniale e divertente. Il lettore non può non seguire i suoi ragionamenti perché filano dall’inizio alla fine.

Io e la mia ansia conviviamo insieme da trent’anni e ci siamo divertite tantissimo durante questa lettura troppo breve. Sono anche figlia di due persone che definire semplicemente apprensive è riduttivo. Mia madre non mi diceva “mangia che stai morendo”, però mi tirava per gli alluci ogni mattina per svegliarmi quando dovevo andare a scuola (Sì, ho l’ansia se una persona mi tocca i piedi).

Penso sia chiaro da qui che non ho auto un’infanzia e adolescenza così semplice: si è innescato anche in me un meccanismo di difesa maturando un buon senso dell’umorismo; sicuramente il consiglio che offre l’autore è proprio quello di scherzarci sopra, anche per tutelare la propria salute ed evitando la conoscenza con l’azzurro Xanax.

«Diffidate di chi parla male dell’ansia. L’ansia è sotto attacco di forze retrograde, perché ansia significa progresso. Va curata se diventa invalidante e patologica, certo. Ma è di mostrato che l’ansia, entro certi limiti, è un ottimo alleato in caso di prestazioni, esami o altri stress test a cui la vita ci sottopone. Molti studi sul lungo periodo hanno evidenziato che gli ansiosi sono più coscienziosi e intelligenti, non solo da un punto di vista intellettuale ma anche emotivo; e sono molto scrupolosi e affidabili sul lavoro. Gli ansiosi hanno riflessi più pronti, sono preparati ad affrontare problemi ed emergenze, e valutano meglio degli altri situazioni, persone e ambienti. Controllano tutto, non fanno errori, lasciano pulito e chiudono la porta quando escono. Inoltre, gli ansiosi sono più creativi, più belli e più bravi a letto. E sarò ben lieto di darvene una dimostrazione pratica!»

Stiamo calmi di Saverio Raimondo delinea un perfetto identikit dell’ansioso medio, ritratti super divertenti di personaggi inquieti come Socrate con il suo “so di non sapere”, Martin Lutero, Leonardo da Vinci con le sue manie di perfezionismo; offre anche la perfetta guida da seguire in caso di attacco terroristico e il giusto sprono per allearsi con i depressi in modo da conquistare il mondo e renderlo un posto migliore. Spostati, ottimista, che tanto non concretizzi nulla con il tuo entusiasmo e spirito di squadra!

Stiamo calmi. Come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare l’ansia è semplicemente il titolo da recuperare per iniziare questo 2023 imprevedibile in maniera più spensierata.

Federica Andreozzi

Leggo da sempre, e ho deciso di diventare miope e astigmatica solo per provarlo a tutti. La mia compagna di vita si chiama Ansia, che mi somiglia ma ci vede benissimo. Recensisco di tutto, anche le etichette delle camicie, ma se mi date un fantasy non potrò che assumere l’espressione schifata in foto.

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