Ho comprato un Pacchetto di cicche da Giacomo Taddeo Traini.
Ovviamente questo giovane autore non vende tabacchi né gomme da masticare, e le cicche in questione sono brevissime storie tascabili. A soli cinque euro portate a casa cinque mini racconti, riflessioni sulla vita, la morte e l’impossibilità di evitare il tutto.
Il Pacchetto di cicche si apre con Ci scusiamo per il disagio, e spiega le difficoltà di chi è in balìa degli eventi, ma anche i risvolti della mancanza di scelta. Alla fine io mi trovo spesso nelle condizioni del protagonista, e vi dirò che avere punti di riferimento a cui addossare colpe è comodissimo.
Conversazione con una scimmia è lo stampato più breve, appena quattro vignette e una didascalia iniziale. Un invito all’azione, a evitare la stasi dei sentimenti. Risolvere situazioni passate, un tarlo di molti. Parlare con la propria “scimmia” personale, qui in carne e ossa, diventa la scintilla per il lettore.
Nulla è certo conquista già dal sottotitolo: storia di un uomo che diventò la morte. Tra i meriti di questo spillatino ci sono sicuramente i disegni, interessanti ed evocativi. Anzi, fosse per me posizionerei l’ultima tavola in formato più grande all’ingresso di casa, o forse in salotto. Farebbe scappare una buona percentuale di ospiti, ma solo quelli con cui non ho gusti in comune. Vi farò sapere in ogni caso. Non aggiungo altro perché il già citato sottotitolo dice tutto.
Oggi è morto uno stronzo è il racconto più corposo, ed è quello che mi avvicina maggiormente a Giacomo Taddeo Traini. Ne ho visti tanti, di stronzi. Ho sempre provato a immaginare la loro dipartita, perché certe volte bisogna ravvivare le speranze. I dannatissimi film americani influenzano però l’immaginario mondiale “since 1915”, quindi trovavo difficile figurare nella testa tutto ciò che Giacomo mette invece su carta.
Nelle pellicole statunitensi (perché alla fine guardiamo sempre e solo quelle, dall’intero continente) anche i peggiori personaggi hanno una propria cricca di affezionati, pronti a dire belle parole quando vengono a mancare. Persino nel Canto di Natale c’è almeno una persona che conosce l’ubicazione della lapide di Scrooge. Nella versione disneyana sentiamo, in quel momento, la sardonica risata del fantasma dei natali futuri; in Oggi è morto uno stronzo è il lettore che ride, mentre la storia è ricca di indifferenza. È perfetta per farne un corto, quindi, se state cercando un buon soggetto, contattate l’autore.
Il Pacchetto di cicche si chiude con Immersione, dove la simbologia dell’acqua è presente, ma il liquido è statico. La vita scorre, eppure è ferma e immobile. Quattro pagine descrivono in modo poetico lo scorrere del tempo. Dolcezza e ansia sono le parole che meglio aderiscono a ciò che vi ho letto io.
Queste storie sono però autoprodotte, quindi se volete leggerle dovrete contattare Giacomo Taddeo Traini sui social. Ecco a voi i collegamenti giusti: