Sabatina Napolitano è tra le proposte per il premio Strega 2022 col suo romanzo d’esordio Origami, ma volevo parlarvene già prima. L’abbiamo conosciuta l’anno scorso per la sua raccolta di poesie Corsivo, e QUI trovate la diretta facebook relativa.
Il romanzo è molto particolare, perché in appena 125 pagine descrive un mondo come l’obiettivo di un caleidoscopio. Capitolo dopo capitolo, focalizziamo diversi scorci di vita che si intrecciano tra esistenze spesso poco compatibili.
L’incompatibilità è, nella mia lettura, una delle linee direttrici della storia. Origami è pieno di segmenti dove ci sono personaggi che agiscono controvoglia, o ancor oltre contro la propria volontà. È un romanzo con una forte componente tragica, smorzata però dall’esclusivo modo di narrare.
Il narratore è ben presente tra le righe, interviene, commenta, come da tradizione per la letteratura famigliare.
Gli anni successivi diventarono per Nora una suggestione mistica e le sue lodi raggiungevano vette altissime di sublimazione, Don Celestino durante le celebrazioni non accennava in alcun modo a ricordare le parole suadenti delle confessioni della sorella. Il loro segreto diventava preghiera. Certo potrei essere aspramente criticata per aver riportato parte delle testimonianze di Nora, ma il rispetto per i sentimenti umani è anch’esso una manifestazione di cristianità.
Eppure, il narratore non è uno dei personaggi; i commenti non sono interni, per fornire chiavi di lettura contrastanti nel nucleo principale. E non sono neanche interventi ironici, come i ben noti fraseggi manzoniani. Di cosa parliamo, quindi?
La voce è propriamente quella di Sabatina, che sente il bisogno di trasportare su carta anche il proprio punto di vista in modo esplicito. Questa è una proprietà che deriva dalle sue precedenti produzioni, e infatti c’è molto del suo lavoro poetico.
Un esempio è nella punteggiatura, che pare proprio mutuata dal suo modo di poetare.
Torniamo però all’andare caleidoscopico, perché qui c’è davvero una summa di Sabatina Napolitano: dalla poesia al romanzo famigliare, dalla saggistica (soprattutto nella parte relativa alla biblioteca dove si muove Olga) al testo erotico.
L’erotismo è un fulmine, all’improvviso piomba nella narrazione quando meno possiamo aspettarcelo, quasi spezza le storie, ed è l’effetto che scaturiva anche in Corsivo. La caratteristica può non piacere, ma crea un modo molto personale di proporre la scansione delle vite dei personaggi.
Sabatina ha una personalità molto forte, come vediamo nel suo canale youtube. È una penna che può far discutere e dividere il pubblico, come un John McDillan o Virginie Despentes, ed è per questo che non poteva mancare nelle proposte di Bookrider.
L’editore Campanotto scommette con questo romanzo breve e arriva direttamente su canali maggiori. Riportiamo le parole di Renato Besana:
Questa prima prova narrativa della giovane autrice è ambientata nell’immaginaria città di Itaque, che sembra ruotare attorno a una grande biblioteca. La protagonista, Olga, ne diviene la bibliotecaria e fonda una rivista di letteratura, Origami. Le vicende umane di tutti i personaggi s’intrecciano con quelle della biblioteca e della rivista, quasi che sia la letteratura a preordinare ambizioni, desideri, destini. Il romanzo può esser letto come un apologo sulla centralità della parola scritta. Lo stile è rapido, colloquiale, non privo di accensioni. La vita come un foglio di carta che si può ripiegare in forme inattese: un origami, appunto.