Limoni – Emanuele Rosso : recensione

Vi siete mai chiesti come funziona “l’altra metà della mela”? Cosa frulla nella testa dell’uomo/donna che avete davanti al bar o con cui state messaggiando? Perché ci mette tre ore a rispondere? oppure perché sembra che le parole che scrive escano a caso senza una buona revisione mentale? Io sì, ed è anche perché mi faccio davvero troppe paranoie.

Emanuele Rosso è arrivato in mio soccorso attraverso le mani di una buona amica che, probabilmente stufa delle mie lamentele, mi ha prestato Limoni: cronache quotidiane di resistenze sentimentali edito dalla Coconinopress.

Non aspettatevi un libro alla Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere oppure Come trovare il principe azzurro e vivere felici e contente. Limoni non è una guida per trovare la propria anima gemella.

La graphic novel di Rosso ci propone tanti case study (chiamiamoli così) sugli atteggiamenti maschili di fronte alla vasta fauna femminile. Dal primo appuntamento, all’esperienza intima imbarazzante fino al momento dell’addio, la matita dell’autore approfondisce in modo intelligente e ironico i tanti bizzarri modi in cui uomo e donna si rapportano tra loro.

Tre ragazzi, tre sconosciuti, si incontrano in ascensore mentre vanno ad una festa a casa di un’amica comune; inutile dire che lo scopo è uno: rimorchiare. La sorte vuole che l’ascensore si blocchi e i tre passino la serata a raccontarsi degli illuminanti aneddoti sui loro conoscenti con relative dis-avventure amorose.

Limoni - tavola 1
Eh sì, David Foster Wallace dà sempre buoni consigli

Tipo che un tipo…

Lo abbiamo detto tutti almeno una volta mentre chiacchieravamo ad una festa. Ad esempio un mio amico ha avuto un’avventura… ma qui stiamo divagando.

Emanuele Rosso mette in bocca ai suoi tre eroi (tre uomini chiusi per ore in un ascensore per me sono da considerare eroi) delle storielle che possono capitare al lettore o a uno qualsiasi dei suoi conoscenti/amici. L’elemento di svolta tra la chiacchiera alcolica e una graphic novel d’autore è l’idea di scavare a fondo tra le cause dei nostri comportamenti sociali; Rosso lo fa anche chiamando in causa i personaggi più adatti a parlarne, cantanti, filosofi, critici. E sì, il sempre citato Umberto Eco ci spiegherà cosa si cela dietro al succhiotto e non sarà assolutamente fuori luogo.

Ci vuole molta intelligenza e ironia per accostare un profondo ragionamento di carattere filosofico alle avventure sentimentali e l’autore ci riesce in pieno.

Limoni - tavola 2
Se Kant ipotizza gli occhiali verdi, Emanuele Rosso li immagina di tutti i colori!

A livello grafico è interessante notare come la “scatola” narrativa in cui l’autore inserisce i vari aneddoti, ovvero i tre ragazzi chiusi in ascensore, sia in bianco e nero e molto curata nel tratto. Al contrario le storie raccontate sono tratteggiate con i pastelli colorati, con una certa tendenza al monocromo. L’uso di uno o due colori predominanti nella tavola ci fa entrare un po’ nel mood del racconto in questione, come ad esempio il blu delle scene notturne o il rosso o arancione dei confronti tra uomo e donna.

Si crea un bel contrasto tra la “realtà” in bianco e nero ben definita e la “fantasia” dai toni decisamente edulcorati – un po’ come accade nei film o, ancor più, nei cartoni animati.

Limoni di Emanuele Rosso non vi aiuterà a trovare l’anima gemella, e a dire la verità nessun libro lo fa, ma potrebbe svelarvi qualche arcano su come può funzionare il rapporto uomo-donna senza essere né didascalico come un serio manuale di psicologia né iper-romantico come un romanzo rosa.

Laura Perrotti

Nata quasi trent’anni fa, non ricordo un momento della mia vita in cui non ho avuto un libro sul comodino. Amo tutti quei romanzi che riescono a farmi andare lontano (ma non troppo) con la fantasia… sarà per questo che sono finita a voler occuparmi di cinema? Ho uno strano debole per i classici dell’Ottocento francese e del Novecento italiano ma non sono la tipica snob che tira dritto davanti alle nuove uscite.

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