Una nuova vita a New York – Intervista a Fabrizia Ierace

Una nuova vita a New York, il secondo romanzo di Fabrizia Ierace edito da Land Editore, fa proprio venire voglia di visitare la Grande mela… o di innamorarsi.

Alessia, la protagonista del romanzo, si trasferisce a New York per amore: il suo fidanzato David vive e lavora lì. Quando David si scoprirà non essere esattamente un uomo d’oro, la nostra eroina incontrerà Aaron che cambierà tutti i suoi piani e non ci farà mancare il lieto fine.

New York è la città per eccellenza nell’immaginario comune e molto deve al cinema e alle serie Tv. Che si tratti di Saranno famosi o Gossip Girl, Autumn in New York o Sex and the City, New York è sempre la cornice ideale per del sano romanticismo. O del sano shopping. La scelta di Fabrizia Ierace è azzeccata per portarci nel giusto mood per la lettura del suo romanzo.

Una delle cose che mi ha colpita di Una nuova vita a New York è il non tralasciare l’interiorità dei personaggi a favore dell’intreccio narrativo e viceversa, c’è un buon bilanciamento e portiamo avanti sia le vicende che i temi toccati dall’autrice.

Scopriamo sì New York ma anche molto sui trentenni di oggi, indecisi sentimentalmente e chiusi in pesanti corazze di regole fatte ad hoc per non soffrire più di tanto per amore: Alessia e Aaron scopriranno che alcune sicurezze possono lasciar spazio a quelle belle debolezze che ci rendono unici agli occhi della persona di cui ci si innamora.

Lo stile di scrittura di Fabrizia è frizzante, diretto e riesce ad alternare bene interiorità ed esteriorità dei personaggi. Il lettore si appassiona alla storia di Alessia e della sua scoperta del vero amore e divora il libro capitolo dopo capitolo.

Una nuova vita a New York di Fabrizia Ierace è come una passeggiata per le strade della città in autunno, c’è l’aria fresca che mette allegria, il romanticismo che fa da padrone, e non si può fare a meno di pensare alle storie d’amore del piccolo e grande schermo.

Nel tuo libro è centrale la storia d’amore tra due trentenni che non vogliono avere legami stabili, ma anche il rapporto tra genitori e figli ha una certa rilevanza. Se vogliamo, è incentrato su una grande responsabilità: come mai hai scelto di accostare questi due temi?

Ho deciso di accostare questi due temi perché per me occupano entrambi uno spazio importante nella vita di ognuno di noi. Credo fermamente che l’amore, la famiglia e l’amicizia siano le ricchezze più importanti per una persona. Trovare la persona “giusta” con la quale trascorrere la vita è meraviglioso, ma se uno ha al suo fianco anche una famiglia che lo ama e delle amicizie con la quale vivere momenti indimenticabili, allora può ritenersi davvero una persona fortunata.

Perché hai scelto proprio New York per ambientare il tuo romanzo? Ci sono delle influenze dal mondo della serialità? Penso a Sex and the City o a un più recente Gossip Girl.

Decidere di ambientare il mio romanzo a New York è stata una scelta dettata totalmente dai sentimenti: me ne sono irrimediabilmente innamorata proprio dopo esserci stata. Sono tornata a casa col cuore gonfio di emozioni, con gli occhi pieni di meraviglia e con la voglia di tornarci il prima possibile. Le vicissitudini della vita me lo hanno impedito (fino ad ora) perciò quando ho iniziato a scrivere il mio secondo romanzo non ho avuto alcun dubbio: sarei tornata a New York almeno con la fantasia!

Quale spazio c’è per la commedia romantica nell’editoria italiana?

Sono convinta che la commedia romantica stia prendendo sempre più piede, grazie ad una sorta di “rivalutazione del suo potenziale” a cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Fortunatamente, oserei dire, perché scrivere una commedia romantica non vuol dire snocciolare una grande quantità di cliché, ma avere l’opportunità di emozionare e coinvolgere il lettore, regalandogli momenti di evasione, ma anche affrontare tematiche importanti come il rapporto genitori-figli che troviamo nel mio libro.

Hai delle autrici italiane di riferimento?

Ho gusti abbastanza eclettici: adoro Felicia Kingsley e Anna Premoli, ma sono anche una grandissima fan di Elena Ferrante, Alessia Gazzola e Chiara Gamberale.

Hai dei progetti letterari nel cassetto?

Assolutamente sì, anche se più che nel cassetto sono “in costruzione”: non riesco proprio a fare a meno di scrivere!

Ci piace fare un gioco divertente con gli autori che intervistiamo: ti propongo una coppia di termini e devi sceglierne uno

Londra/Parigi

Londra

Letteratura italiana/Letteratura straniera

In realtà non posso scegliere: sono un’amante di entrambe!

Amore tormentato alla Cime Tempestose/amore a lieto fine alla Orgoglio e Pregiudizio

Lieto fine alla Orgoglio e Pregiudizio, il mio libro preferito di sempre.

Cinema/Serie Tv

Cinema

Sala cinematografica/Netflix

Netflix

Colpo di fulmine/amore che cresce pian piano

Amore che cresce piano piano

Vino/cocktail

Vino

Carrie/Samantha

Carrie

Blair/Serena

Non saprei, confesso di non aver mai visto nemmeno una puntata di Gossip Girl.

Pigiamone alla Bridget Jones/Pigiamino di una certa eleganza

Pigiamone alla Bridget Jones!

Laura Perrotti

Nata quasi trent’anni fa, non ricordo un momento della mia vita in cui non ho avuto un libro sul comodino. Amo tutti quei romanzi che riescono a farmi andare lontano (ma non troppo) con la fantasia… sarà per questo che sono finita a voler occuparmi di cinema? Ho uno strano debole per i classici dell’Ottocento francese e del Novecento italiano ma non sono la tipica snob che tira dritto davanti alle nuove uscite.

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