Nipporivelazioni gastronomiche – Intervista a Elisa Nata

Elisa Nata - giornalista

Ciao Elisa e benvenuta da Bookrider! Grazie di essere qui con noi.

La prima domanda è un po’ scontata, te l’avranno fatta in molti, ma dà modo ai nostri lettori di conoscere Nipporivelazioni gastronomiche. Come è nata l’idea del libro?

Da tempo avevo in mente di cimentarmi con la scrittura di un libro, per affrontare un’esperienza diversa dalla stesura di semplici articoli/servizi e quando ho visitato per la prima volta il Giappone la scelta è stata naturale: volevo assolutamente parlare di quel Paese che mi ha fatto innamorare a prima vista.

Una cosa che mi ha molto colpito, e l’ho detto nella recensione, è il titolo. Ce lo spieghi? Come mai hai scelto il termine “rivelazioni”?

Apprezzo molto la tua domanda. La parola rivelazioni è stata scelta consapevolmente per comunicare bene lo scopo del libro. Rivelare attraverso la cucina alcuni aspetti della cultura giapponese, al di là degli stereotipi. Perché la cucina è una strada semplice e concreta che permette di capire molte cose con immediatezza.

Nipporivelazioni gastronomiche non è solo un libro di ricette. Al suo interno contiene storia, cultura, tradizioni e usanze del Paese del Sol Levante, descritte da te con dovizia di particolari. È stato frutto di una lunga ricerca? Ti va di raccontarcela?

Diciamo che il contributo più importante è stato quello dell’AIRG. Volevo raccontare il Giappone attraverso le voci degli chef e così è stato. Volevo fosse un libro “vivo”. La coordinatrice Annalena De Bortoli mi ha aiutato moltissimo a mettere insieme i pezzi e mi ha suggerito molte fonti da cui attingere.

Ogni specialità culinaria è accompagnata da una o più ricette fornite da dieci chef professionisti dell’AIRG (Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi). All’interno del libro, tu tieni a specificare che la scelta dell’accostamento chef-ricetta non è affatto casuale. Quale logica avete seguito nell’abbinamento?

Gli abbinamenti sono frutto dell’affinità del cuoco con quel particolare tipo di specialità/cucina. Faccio un esempio…Hirazawa Minoru è un’icona per il sushi in Italia, perciò non poteva che essere collegato a quel capitolo.

Oltre la cucina cos’altro ti ha colpito del Giappone?

I suoni, la pulizia, la cortesia delle persone, la bellezza in ogni dove, la pace.
Faccio prima a dire ciò che non mi ha colpito ☺

Sappiamo che sei una giornalista gastronomica dal 2015, prima su gamberosso.it e poi su identitàgolose.it (e tante nuove collaborazioni con testate), ma sei brava in cucina? Hai provato a ricreare qualcuna delle ricette che hai proposto in Nipporivelazioni gastronomiche?

Non sono una cuoca provetta, anche se mi piace cucinare! Amo di più mangiare comunque! In genere è mio marito che cucina giapponese in casa nostra. Lui è bravissimo a preparare gli onigiri e infatti ha cercato di riproporre l’onigiri di Roberto Okabe.

Elisa Nata, Nipporivelazioni gastronomiche è stato il tuo esordio. Hai già in mente un nuovo paese da rivelarci?

Non avevo pensato a un format ☺ ! È un’ottima idea! No, non ancora.

Ultima domanda di rito, perché siamo in un blog letterario: sei una lettrice forte? Che genere prediligi? Autore preferito? (Sì, ti sto anche implicitamente chiedendo se ti piace la letteratura giapponese!)

Vorrei essere una lettrice forte, ma faccio quel che posso! Con un lavoro a tempo pieno e una bimba piccola non è sempre facile trovare gli spazi. Amo Murakami, che è il mio autore preferito. Norwegian Wood è il mio libro del cuore.

Prima di salutarci, il gioco che facciamo sempre con i nostri autori:

Pizza o sushi? Sushi

Film o libro? Libro

Cena al ristorante o cenetta a casa? Cena al ristorante

Libri impegnativi o letteratura di consumo? Libri belli ☺

Vino bianco o vino rosso? Vino bianco

Ti ringrazio ancora tantissimo per essere stata con noi e di nuovo complimenti per Nipporivelazioni gastronomiche, è stata una lettura coinvolgente e super consigliata!

Se l’intervista con Elisa Nata vi ha fatto venire voglia di leggere Nipporivelazioni gastronomiche, QUI trovate anche la recensione, così non avrete più scampo!

Eleonora Pellegrini

Nata a Roma nel 1991, la piccola Eleonora assimila da subito gli eventi di quell’anno per diventare una sognatrice realista da grande. Assetata di libri, che divora però con una lentezza snervante, ha un marito pubblico e un amante privato come ogni donna di potere: il primo è la Letteratura Angloamericana, a cui è legata dal filo rosso del destino; il secondo è il Giappone, la sua cultura e la sua letteratura. Prolissa e fredda come un Calippo al lime, è capace di emozionare chi legge i suoi scritti come la calza della Befana Kinder emoziona tutti i venticinquenni ogni 6 gennaio.

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