Il mio gatto mi mangerà gli occhi? E altre grandi domande sulla morte – Caitlin Doughty : recensione

Qual è il vostro rapporto con la morte? Riuscite a scherzarci sopra? Queste domande sorgono spontanee perché mi rendo conto che spesso mi capita di raggelare le persone col mio black humor; ho imparato a scherzarci sin dall’infanzia grazie alla mia famiglia. La mia bisnonna, ad esempio, trovava divertente il fatto che suo cognato fosse morto per uno shock anafilattico dovuto dalla puntura di un insetto. Vi risparmio una trascrizione del suo commento sarcastico poiché non sarei in grado di rendere l’espressione dialettale utilizzata.

Questa recensione non nasce per raccontarvi aneddoti divertenti del ramo materno della mia famiglia, ma il cappello introduttivo sarà esplicativo per comprendere il mio interesse verso Il mio gatto mi mangerà gli occhi? Di Caitlin Doughty, edito dal ilSaggiatore.

Il titolo offre circa 100 risposte a domande improbabili sulla morte. Caitlin Doughty è un’impresaria funebre molto nota su youtube e anche fondatrice dell’organizzazione The order of Good Death.

Amanti del macabro, seguaci del noto blog Bizzarro Bazar e fan di serial killer, questa lettura è la miglior medicina per il malumore e per acuire ancora di più il vostro livello di bizzarrismo.

Il mio gatto mi mangerà gli occhi? E altre grandi domande sulla morte è la lettura che mi ha accompagnata durante il viaggio in treno da Pescara fino a Milano. Un ottimo rimedio ideale per allontanare passeggeri che vogliono attaccare bottone con te durante un viaggio in treno. Sicuramente vi sarà capitato di imbattervi in persone che si annoiano e che ritengono sia opportuno disturbare proprio te per un puro gusto personale.

D’altro canto, le possibilità sono al 50 e 50, perché potrebbe sia inquietare, un titolo di questo tipo, che instillare nel molestatore di turno un improvviso e incredibile interesse. Fortunatamente mi è andata bene: il mio caro amico studente di ingegneria robotica ha voluto conversare con me un 5 minuti, il tempo di rendersi conto che il mio sarcasmo era troppo per lui.

E proprio di sarcasmo brilla questa lettura. La nostra autrice Caitlin Doughty ha un senso dell’umorismo che in alcune pagine ha messo a disagio persino me.

Vi faccio un breve e semplice esempio:

Nel caso di morte improvvisa non sarà il vostro amato Salem o Cagliostro a divorarvi i bulbi oculari. Al massimo saziarsi delle parti molli del vostro viso, come palpebre, lingua, labbra, guance e collo. Al contrario, sarà il fedele Fido o Fuffi a sbranarvi pur di sopravvivere. Lui potrebbe mangiare i vostri occhi, il gatto, al massimo, mordicchiarli un po’ per passare subito ad altro.

La morte è un discorso che interessa tutti, soprattutto da bambini. Crescendo, le persone interiorizzano l’idea che interrogarsi sulla morte sia «morboso» o «strano» e criticano l’interesse altrui per evitare di confrontarsi con le loro paure. Questo ambito non potrà mai essere esilarante, ma conoscerla ed esplorarla nei diversi aspetti può risultare piacevole e utile per esorcizzare alcuni dei timori che abbiamo.

Ad esempio la professionalissima Caitlin Doughty rassicura sul fatto che ormai sia totalmente impossibile risvegliarsi improvvisamente nella propria bara. Perché vengono effettuati diversi esami prima di accertare il decesso. Forse la cosa che temo più di tutte, visto che, da ex asmatica, il senso di soffocamento che si prova durante un attacco d’asma è paragonabile al peggior attimo della propria vita. Le vie respiratorie si chiudono, il battito cardiaco accelera e la pressione intracranica aumenta mentre vedi persone intorno a te che ti riempiono di domande e tu non riesci a parlare perché desideri solo il tuo caro inalatore.

Alcune delle informazioni date sono molto istruttive, come il fatto che sia possibile fare trasfusioni di sangue prelevato dai cadaveri. Tra i moderni dottor Frankenstein spicca ad esempio il noto dottor Morte, Kevorkian, celebre per il suicidio assistito che offrì negli Usa nel 1960. Come riporta il titolo di un’opera di Kurt Vonnegut, Dio benedica il dottor Kevorkian.

La tecnica è ormai desueta visto che molte persone si recano ai centri trasfusionali per la donazione in cambio di caffè, cornetto e spremuta.

Piccola curiosità per le fanatiche di trucco e parrucco: non avete nulla da temere per la vostra manicure e pettinatura poiché non è vero che continuano a crescere le unghie, quindi il vostro smalto semipermanente resterà intatto senza alcuna ricrescita.

Nella lettura troverete anche ottimi consigli da scambiarvi con il vostro amato in caso di morte sopraggiunta. Ad esempio autorizzare l’uso della propria salma cremata per realizzare un diamante, o un ottimo vinile dove si potrà incidere la vostra canzone del cuore o usare le ceneri per un bel tatuaggio. Un ottimo modo per non lasciarsi mai.

In alternativa, se queste opzioni vi sembrano inquietanti o troppo permanenti, regalarvi questa lettura.

Federica Andreozzi

Leggo da sempre, e ho deciso di diventare miope e astigmatica solo per provarlo a tutti. La mia compagna di vita si chiama Ansia, che mi somiglia ma ci vede benissimo. Recensisco di tutto, anche le etichette delle camicie, ma se mi date un fantasy non potrò che assumere l’espressione schifata in foto.

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