Frenesia – Flavio Nuccitelli : recensione

Frenesia è il primo romanzo di Flavio Nuccitelli, edito dalla Fandango per la giovane collana Weird Young, in libreria dal primo luglio.

Frenesia è la storia di Valerio, un diciottenne romano a cui un bacio cambia la vita.

Valerio ha diciotto anni e una grande passione per il nuoto. Si allena in una squadra agonistica e ha buone possibilità di qualificarsi, il suo sogno è quello di diventare un atleta professionista.

L’acqua è un elemento naturale, per lui, e per questo non ha mai dovuto mettere in dubbio i suoi obiettivi; è sostenuto dai suoi genitori e da Luca, migliore amico, compagno di squadra e astro nascente del nuoto. Forse Valerio riceve fin troppo sostegno, nell’ambito agonistico, tant’è che viene lasciato abbastanza libero dai genitori nella scelta e condotta universitaria; forse perché sicuri che i loro desideri fossero condivisi dal figlio.

Valerio e Luca trascorrono parecchio tempo insieme, anche al di fuori degli allenamenti. I loro sono pomeriggi tranquilli tra partite alla Play, droghe leggere e sigarette.

Come ogni adolescente, durante i fine settimana sono spesso a caccia di un nuovo locale o di una festa alla quale prendere parte. Ed è proprio durante una di queste serate che il mondo di Valerio verrà stravolto da un bacio. Sarà Luca a baciarlo, un bacio a stampo dato per gioco, per evitare le attenzioni indesiderate di un paio di ragazze, per poi tornare alla festa come se nulla fosse successo.

Per Luca, forse, ma non per Valerio, che resta a gironzolare stordito all’interno del locale; fino a quando, in stato confusionale, non incontra Andrea e Sara.

Sara e Andrea sono cugini con vecchi rancori, agli occhi di Valerio sembrano bellissimi e affascinanti. Conducono una vita molto diversa dalla sua e cominciano a litigarsi la sua compagnia già davanti al locale.

Da quella fatidica sera Valerio subisce una scissione, che si farà più netta via via che si procede con la lettura. Vengono a crearsi due personalità. Il Valerio di sempre, quello che frequenta Luca, quello delle amiche di sempre, delle solite serate, il ragazzo con degli obiettivi e le ripetizioni di latino ad Irene. E il Valerio che frequenta Sara e Andrea. Quello della vita al di sopra delle sue possibilità, della droga consumata su tavoli di cristallo, delle serate che durano fino all’alba.

All’inizio è semplice, entrare e uscire da un personaggio senza che nessuno nei due mondi ne risenta, ma diventa sempre più difficile quando i ritmi imposti dallo sballo notturno si fanno sempre più serrati. Valerio mette da parte tutto il suo mondo di prima, mette in dubbio tutto quello che gli stava a cuore, tutte le certezze. Si getta a capofitto in questo nuovo io, alla scoperta di questo nuovo sé stesso che, al contrario dell’altro, ha limiti tutti da scoprire.

E, in fatto di limiti, il nuovo Valerio sembra non averne, è completamente immerso nella sua amicizia con Sara, e pende dalle labbra di Andrea. Entrambi però sono molto bravi ad approfittarsi di lui e della sua disponibilità. Valerio se ne accorgerà soltanto quando cercherà l’aiuto e la comprensione dei vecchi amici, che saranno lì per lui, qualunque scelta lui faccia, qualunque persona voglia essere e diventare. Basteranno invece due semplici rifiuti a porre fine alla sua amicizia con Sara e Andrea.

Flavio Nuccitelli in Frenesia crea, per il giovane protagonista, una discesa vorticosa nei meandri più reconditi dell’animo umano, alla ricerca di sé stessi, di identità. Un passaggio tra l’adolescente e l’adulto che ti prepari ad essere.

Valerio deve buttare giù tante verità su di sé e su ciò che credeva di volere, e lo fa accompagnandolo con molto alcool e molta droga, pur di non lasciarsi sopraffare da questi cambiamenti.

In Frenesia, conoscenza e comprensione sono punti chiave della narrazione, sono viaggi interiori che ci appartengono e che conosciamo, anche attraverso altri racconti di vita, come può esserlo la testimonianza lasciata da Jonathan Bazzi nel libro Febbre.

In ogni caso però le emozioni, anche negative, provate dall’adolescente protagonista sono necessarie per arrivare poi a scoprire che l’unico modo per restare a galla quando stai affogando e affidarsi ai punti fermi della tua vita.

A chi nonostante tutto non ti volterà mai le spalle, a quelli a cui non importa chi scegli di amare, perché l’affetto che provano nei tuoi confronti verrà sempre prima di ogni altra cosa.

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Oriana D'Apote

Oriana D'Apote classe ’93 un pendolo che oscilla tra la Puglia e l’Abruzzo. La mia prima natura è quella di ascoltatrice di storie, con l'animo inquieto sempre alla ricerca di qualcosa, il dettaglio, la poesia. Sogno di acquistare centinaia di fiabe illustrate, leggo storie crude. Vivo come il protagonista di un noir a colori dove alla fine prenderò il cattivo, risolverò il caso.

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