“Rubriche” dovrebbe già dire tutto. Rubrica viene da ‘ruber’, rosso. Di questo colore venivano tinte le cose più importanti del libro: il titolo, l’autore, i capoversi, anche l’asticella centrale del volume. Si può notare che oggi accade ad esempio nei fumetti (Dylan Dog, Diabolik). Il fuoco è rosso, come le nostre singole rubriche sono i lapilli dell’incendio nella nostra testa di lettori, alimentato dalle costanti uscite e i numerosissimi recuperoni del passato. Partecipate anche voi, esplorate l’universo che ci stiamo creando intorno tra le tante carte sudate. Ogni foglio è un tassello che possiamo mettere in ordine solo con questa catalogazione. Del resto da rubrica deriva anche il verbo rubricare, ma non è questo il luogo per ricopiare una definizione dall’enciclopedia.