Biografia non autorizzata – Lillo e Greg : recensione

La biografia non autorizzata di Lillo & Greg ci regala una parte che a noi fan mancava: la versione di Lillo. Gli ascoltatori di 610 (sei uno zero) sapranno già di cosa sto parlando: ammetto che tra le parti che aspettavo di più nel programma radiofonico c’era proprio “Il gentleman e il nanerottolo” di Walter De Gambriniis, una biografia che esaltava le gesta di quel grand’uomo di Claudio Gregori, nobile d’animo e come tale riconosciuto da tutti. Suo compito era anche gestire la prorompenza di indole violenta (per tacer della scurrilità) di Lillo.

«Ma dimme te se io, io, Lillo Petrolo, me devo esibì in questo buco de posto!»

«Vabbè, Lillo, non puoi dire così. Copparo è assai graziosa ed è bello esibirsi nei piccoli centri!»

«Lillo Petrolo si esibisce solo nelle città più importanti, capito?!? Lillo Petrolo è un artista e non si abbassa a fà ride sti bifolchi!»

[…] Manifestò anche fisicamente il suo astio per Copparo, urinando su tutti i monumenti che incontrava. Greg riuscì ad ammansirlo, almeno fino alla prova del suono, regalandogli un paio di biglietti da cento euro.

[…] La serata fu un successo, ma Greg rifiutò ugualmente il cachet e, anzi, fece una donazione di diecimila euro per gli anziani di Copparo. Poi, si congedò dall’organizzatore e andò a raccattare Lillo, ormai sbronzo, alla vineria. Mentre lo caricava sull’auto, l’organizzatore si avvicinò e gli chiese: «Mi scusi, galantuomo Greg, ma lei è per caso un marchese o un principe?»

«No», replicò Greg, «sono soltanto un uomo giusto, che sa riconoscere i propri errori!»

«Spero di rivederla molto presto, galantuomo Greg. Anzi, farò in modo che al suo ritorno a Copparo, sia realizzata una statua equestre a lei dedicata!»

Questo “moderno Vasari” si chiama stavolta Arnobio Edgar de Aldobrandonis, ma ci piace comunque. La creazione dei nomi è molto importante nei lavori dei due attori; in più, nonostante siano spesso atipici, sono sempre nomi memorabili. La citazione è lunga, è vero, ma è così esilarante che non potevo trascrivere di meno. In più la comicità del libro ha bisogno del suo respiro, che non si ferma di certo alla singola battuta.

Oggi possiamo invece leggere l’altra voce del duo romano, seppure dalla voce del biografo Frasciniello Mammianalli. Qui è espressa tutta la bravura del geniale e ammaliatore Pasquale Petrolo, il miglior coreografo italiano contemporaneo, fascinoso e pronto ad aiutare gli amici. In particolare cerca di attenuare le tendenze bamboccione dell’allampanato e rimbambito partner artistico Greg, un nerd poco capace di adattarsi alle più normali relazioni tra persone.

Tra le pagine è possibile vedere anche i due performer truccati in modo da rendere tangibili le controparti narrate. Lillo è praticamente un cavernicolo, Greg è insolitamente simile a un mio compagno di classe delle superiori (ma non è questo il luogo in cui ve ne parlerò). Il corredo visivo non si ferma qui, infatti troviamo begli estratti da diversi set fotografici.

Il libro ripercorre la reale biografia di Lillo & Greg, dagli esordi nel mondo fumettistico fino alla Festa del Cinema al Parco della Musica di Roma, passando per Le Iene e Latte e i suoi derivati. Numerose sono le tracce e i riferimenti, a partire dalla risata di Lillo così simile a quella di Pietro Gambadilegno.

Con questo volume, così come con tutte le loro produzioni, le risate sono assicurate. Spero comunque di poter leggere in futuro anche le sceneggiature teatrali di Lillo & Greg. Del resto, Gremese è molto attenta alle arti e il loro catalogo parla da solo: eccovi QUI il collegamento diretto dove perdervi con tutta calma!

Aniello Di Maio

Aniello di Maio è nato l’ultima volta a Castellammare di Stabia (NA), ma si definisce pescarese per evitare lo spirito di competizione. Allevato da un diplomatico presso l’ambasciata spagnola, ha acquistato un veloce eloquio, così veloce che è meglio leggerlo che ascoltarlo. Ha amato così tanto studiare Lettere moderne che ha trascorso almeno il doppio degli anni fuori corso, un po’per l’ansia dilagante, un po’perché non riesce ad essere serio a lungo. Neanche in quattro righe di biografia.

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