Alcune volte un libro, proprio come una persona, va incontrato nel momento giusto. Non è stato questo il caso del mio incontro con Benevolenza cosmica, esordio di Fabio Bacà edito da Adelphi e semifinalista al John Fante.
Bacà, con il suo primo romanzo, non manca certo di attirare l’attenzione. La storia è quella di un uomo, Kurt O’Reilly, che da un po’di tempo si ritrova ad essere prediletto dalla fortuna; un sogno no?
Anche se all’apparenza il tema uomo/fortuna non sembra particolarmente innovativo, divertenti sono gli aneddoti con il quale il karma decide di favorire Kurt. No, non basta vincere alla lotteria per dire di essere fortunati. Kurt piuttosto passa illeso attraverso le più strane avversità. Come ad esempio ritrovarsi sequestrato, colpito da un proiettile e invece di morire riceve un sostanzioso indennizzo dallo stato!
Tutti questi eventi si muovono su di una scala, dal più piccolo al più grande, dalla piccola fortuna di trovare pochissimo traffico a quella più rocambolesca di scampare alla morte due volte nello stesso giorno.
Questo porta il protagonista ad una riflessione molto umana: sono fortunato, si, ma sono pronto a vivere una vita senza rischio? Una vita dove potrò fare quasi tutto senza però provare quasi più emozioni perché sono già a conoscenza del risultato? Conquistare una donna o affrontare uno squilibrato, tutto avrà lo stesso sapore; tutto si risolverà nel meglio per me senza più il sapore dell’incertezza, della paura, del tentativo. Perché se ci riflettiamo è questa la vita, provare, sentire, desiderare. Eventi che ci segnano in base alle emozioni che vi leghiamo.
L’incipit è un po’ lento. Kurt ci porta in giro per Londra e bisogna tenere il passo, pena ritrovarsi persi in elucubrazioni e dati statistici senza ben sapere come ci si è arrivati. Con lo svelarsi del protagonista, diventa evidente la presenza di un paradosso, Kurt è già abbastanza fortunato, ben prima che il karma cominci a preferirlo.
È un uomo sicuro di sé, di quello che dice, di come appare fisicamente. Nasconde le sue emozioni dietro la logica delle statistiche ma determinato. Non proprio uno che se la passa male insomma.
Dimostra di possedere grande forza, perché sebbene abbia affrontato un doloroso lutto riesce comunque a raggiungere i suoi obbiettivi e persino a trovare l’amore ad un funerale; non vi sembra un uomo a cui la vita già sorride?
E se aggiungessi che ha un buon lavoro nonostante la giovane età e che la sua consorte è una scrittrice famosa, di famiglia molto ricca, e che vivono in un bellissimo appartamento che possono permettersi di affittare quasi a zero?
È uno che sa cavarsela, non proprio l’archetipo del ragazzo sfortunato e bisognoso (si veda Philip Pirrip), infatti se il karma lo avesse favorito alla lotteria non lo avrebbe notato. No, quello che fa risvegliare il sospetto in Kurt è la mancanza di scocciature, piccole, quotidiane, le gentilezze improvvise dei tassisti, delle persone in metro, i sorrisi delle donne.
Passiamo la giornata con lui e attraverso bizzarri incontri con ancor più bizzarri personaggi e veniamo a capo di un’altra piccola verità: se il Karma favorisce così noi, allora sta sfavorendo qualcun altro.
Ma chi è? A chi in tutta Londra può essersi legato il destino del protagonista? Comincia la caccia, e tra disguidi e false piste arriveremo a capire che anche in una grande metropoli le risposte sono sempre sotto il nostro naso. E che quando le cose succedono ci trovano sorprendentemente preparati.
Così si risolve il paradosso sopracitato: un evento fuori dall’ordinario che sposta il focus sull’ordinario della vita. Lo stesso è Fabio Bacà con Benevolenza cosmica.