A Lisbona con Antonio Tabucchi di Lorenzo Pini, edito da Giulio Perrone Editore (2012), sarà la vostra migliore guida turistica per esplorare la nostalgica Lisbona grazie alle parole e gli occhi dei personaggi e fantasmi tabucchiani.
Il primo capitolo è dedicato alla storia della città, mentre nei successivi ci si immerge nei diversi bairros della cidade.
La Lisbona di Tabucchi è spazio urbano, confini esistenziali e storici, vicende private, questioni irrisolte.
Da Praça do Comércio è possibile osservare le rive del Tago e farsi trasportare dai musicisti di strada che si cimentano nel Fado; questa musica è incarnazione di tristezza, dolore e passione, mentre la corrente oceanica ti accarezza e dondola. Da lì si salta sul tram 28 per raggiungere il Castello e il Miradouro do Monte ed ammirare una delle più belle viste della città.
Per i grandi lettori e appassionati è consigliata la discesa per visitare la cattedrale del Se; e poi passeggiare per rua Saudade sperando di incontrare per strada Pereira, molto affaticato dal caldo e per la salita impegnativa, che ritorna dall’ufficio a casa, civico 22, che esiste solo per chi sogna sulle pagine.
Un consiglio per tutti coloro che sono innamorati di Pereira: non andate a cercare il Caffè Orchidea – zona Rato-Marquês de Pombal – perché vi si spezzerà il cuore; Pini, nelle pagine del libro, avvisa infatti i lettori. Non troverete omelette alle erbe aromatiche e limonate fresche, ma una semplice tavola calda dove le persone pranzano velocemente durante la pausa pranzo. Tabucchi ha saputo giocare proprio bene con le parole, pur spezzando il cuore di una povera lettrice in viaggio.

Una delle tante tappe fondamentali è il caffè della Brasileira al Chiado, dove all’epoca Fernando Pessoa si riuniva con gli esponenti dell’avanguardia Orpeu. Per strada c’è anche la statua di bronzo del poeta seduto al tavolino; ovviamente è dove tutti i turisti si fermano per scattare una foto. Per gli amanti della letteratura è d’obbligo la visita alla storica livraria Bertrand, in Rua Garrett al numero 73.
Invece, quando un certo languorino inizia a farsi sentire, non possono mancare le amores o le ciliegie acquistate per strada a pochi euro verso Rossio. O il bacalhau in mille salse diverse.
Questi sono solo alcuni consigli tra i tanti all’interno di questo libretto. In A Lisbona con Antonio Tabucchi lo scrittore Pini è riuscito in meno di 200 pagine a realizzare ottimi itinerari per ricercare la vera anima di questa città magica. Si sfrutta la scia di percorsi dei grandi romanzi tabucchiani e i luoghi pessoani.
L’unico modo per capire davvero Lisbona è viverla in tutte le sue sfaccettature, lasciandosi guidare dalla grande letteratura; solo allora capire che forse questo è il luogo dove ogni anima può finalmente trovare l’approdo al proprio porto.
Dopo aver letto la tua recensione, ora più che mai, avverto il desiderio impellente di visitare Lisbona!
Grazie Mille! Lisbona è davvero un posto magico che ti entra dentro e ti fa cambiare la visione di molte cose.. è un luogo impossibile da dimenticare dove ogni anima trova conforto.